Nave mercantile battente bandiera di Hong Kong, la prima a uscire da Odessa

Nave mercantile battente bandiera di Hong Kong

(Foto courtesy Marine Traffic)

Odessa. La Joseph Schulte, una nave portacontainer da 9.400 teu, è la nave di oggi più monitorata come la prima nave a testare il ‘corridoio umanitario’ recentemente annunciato dall’Ucraina per consentire alle numerose navi internazionali bloccate dopo la guerra iniziata nel febbraio 2022.

La nave è salpata dal porto alle 05:00 di questa mattina secondo i consulenti per la sicurezza Ambrey, informando che i proprietari della nave hanno già tentato di far uscire la nave dal porto in diverse occasioni in passato. La nave, assicurata da Gard, è diretta a Istanbul attraverso le acque territoriali di Ucraina, Romania e Turchia. Ambrey ha riferito che è stato richiesto il permesso russo per far salpare la Joseph Schulte.

“Una prima nave che ha utilizzato il corridoio temporaneo per le navi mercantili da/per i porti di Big Odessa”, ha dichiarato alla stampa il Vice primo Ministro ucraino Oleksandr Kubrakov.

La nave battente bandiera di Hong Kong, di proprietà di una banca cinese e del Gruppo Schulte e gestita da Bernhard Schulte Shipmanagement (BSM), trasporta 2.114 container e non è stata in grado di muoversi negli ultimi mesi dal 2022 (539 giorni).

Rimangono ancora circa 60 navi internazionali abbandonate nelle acque ucraine devastate dalla guerra. Per il portavoce del manager della nave “BSM è grata alle varie parti interessate a terra, all’equipaggio della nave, all’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), all’Amministrazione della bandiera di Hong Kong e alle persone il cui grande supporto ha reso possibile la navigazione sicura della nave”. Intanto, le navi con i loro proprietari/capitani confermano ufficialmente di essere pronte a salpare nelle condizioni attuali grazie al ‘corridoio umanitario’; aggiungono che permangono i rischi delle mine e della minaccia militare dalla Russia.

La Marina russa ha condotto molteplici attacchi, in questi ultimi mesi, contro strutture e porti di grano ucraini, incluso il porto di Izmail sul Danubio, che era una rotta alternativa per l’esportazione di grano attraverso la Romania.

L’Ucraina ha annunciato sei giorni fa un corridoio temporaneo nel Mar Nero per liberare le navi mercantili bloccate nei suoi porti dallo scoppio della guerra un anno e mezzo fa.

La decisione è stata coordinata con l’IMO, ed è vista come una sfida al blocco navale della Russia che ha messo in atto nelle ultime settimane da quando ha abbandonato un patto di spedizione del grano mediato dalle Nazioni Unite.

Gli assicuratori sono rimasti sconvolti l’anno scorso quando la Russia ha invaso l’Ucraina con un vasto numero di beni, comprese le navi, rimasti bloccati e sotto il fuoco.

Una grande operazione per far uscire dal paese i marittimi bloccati ha avuto luogo nei primi mesi della guerra, un periodo in cui un certo numero di navi mercantili sono state colpite dal fuoco incrociato.

Abele Carruezzo