Mercoledì il traffico marittimo è stato sospeso per il secondo giorno consecutivo nello Stretto dei Dardanelli, nella Turchia nordoccidentale, a causa di un incendio boschivo che si è esteso su 1.500 ettari
Istambul. Ieri, i Vigili del Fuoco hanno combattuto un incendio boschivo nel nord-ovest della Turchia per il secondo giorno, provocando evacuazioni di massa e causando la sospensione della navigazione attraverso il vicino Stretto dei Dardanelli.
Più di 100 navi mercantili erano in attesa di transitare nello stretto, che è stato chiuso fino a nuovo avviso per consentire agli elicotteri e ad altri aerei di raccogliere l’acqua per contribuire a domare le fiamme, ha detto l’Agenzia Marittima di Tribeca.
Il Ministro dell’Interno Ali Yerlikaya ha detto nella nota di ieri, che più di 1.200 persone provenienti da nove villaggi sono state evacuate dalla zona dell’incendio, scoppiato martedì nella provincia di Canakkale e alimentato dalle alte temperature, dall’aria secca e dai forti venti.
Ieri mattina, affermano le Autorità turche, l’incendio si era diffuso su circa 1.500 ettari (3.700 acri) ed era stato contenuto, ma non messo sotto controllo.
I filmati dei telegiornali hanno mostrato fiamme violente che hanno inghiottito alcune case abbandonate e nubi di fumo fluttuanti sulle colline visibili dalle aree residenziali. Elicotteri e veicoli terrestri hanno lavorato tutta la notte per contenere l’incendio, che secondo il Ministro della Sanità Fahrettin Koca ha causato feriti non specificati a 83 persone. Non sono stati segnalati decessi.
Alle 06:00 GMT di mercoledì, ribeca ha detto che 57 navi mercantili erano in attesa di attraversare i Dardanelli in direzione nord e 49 in direzione sud. Lo stretto collega il Mar Egeo al Mar Nero ed è un’importante via di transito per le spedizioni internazionali e le materie prime, tra cui petrolio e cereali.
Intanto, ieri sera, lo Stretto è stato aperto al transito per le piccole imbarcazioni.
Abele Carruezzo
