Grecia e Cina-Cosco trattano sulla privatizzazione del porto di Pireo

ATENE – Il ministro della Difesa greca, Panos Kammenos, ha dichiarato che le trattative con la Cina per la privatizzazione del porto di Pireo stanno procedendo a ritmo serrato ed il progetto di cooperazione includerà anche l’espansione della rete ferroviaria. In verità, la Grecia è disposta a sostenere qualche compromesso nel tentativo di concludere l’accordo per il finanziamento d’emergenza per ottemperare i suoi creditori.

La compagnia di navigazione Cosco già gestisce due moli con il terminal container ed è ansiosa di concludere quest’altro business portuale entrando in possesso della maggioranza delle quote azionarie del porto. Ultimamente, il Governo greco di Tsipras ha sbloccato la vendita di azioni per una quota del 51% nella gestione del porto di Pireo, invitando la Cosco ed altri due partner a presentare le proprie offerte entro il prossimo settembre. Oltre alla cinese Cosco i concorrenti a scalare le azioni di Pireo sono l’olandese Terminal Container APM e la International Terminal Service Container delle isole Filippine; (all’inizio le richieste di società per investire nel porto di Pireo erano cinque).

La nota governativa di ieri sottolinea il passaggio e l’invito agli investitori di presentare un’offerta per il 51% invece del precedente 67 per cento. “ Sarà per il 51 per cento con la possibilità di raggiungere il 67 per cento in cinque anni se investiranno 300 milioni di euro” si legge nella nota.

Il Governo ellenico di sinistra sta cercando di rinegoziare un piano di salvataggio da 240 miliardi di euro e la vendita di azioni per la gestione del porto di Pireo dovrebbe essere una delle principali concessioni offerte da Tsipras per contrastare gli istituti di credito europei e del Fondo Monetario Internazionale al fine di ottenere gli aiuti per evitare il default.

Abele Carruezzo