Porto di Brindisi: Haralambides risponde a Titi

A risposta del comunicato di ieri  firmato dall’operatore portuale Teo Titi, il presidente dell’Autorità portuale di Brindisi Hercules Haralambides ha inviato la seguente risposta.

“Preme da parte di questa Autorità portuale fornire precisazioni e illustrare correttamente la questione portata all’attenzione degli organi di informazione dal signor Teodoro Titi in merito all’allargamento o meno del canale Pigonati ed al collegamento di tale azione con i lavori di manutenzione straordinari e consolidamento delle banchine dello stesso canale.

Per mera puntualizzazione, si riferisce innanzitutto che il richiamo all’ordinanza n. 02 del 16 gennaio 2014, pubblicata sull’Albo Pretorio on line, è improprio, atteso che la stessa riguarda i lavori in corso lungo la banchina Ammiraglio Millo (lotto I) e non i lavori sulle banchine del canale Pigonati (lotto II) che ancora non sono stati consegnati, seppure gli stessi siano regolarmente sotto contratto.

L’accordo in questione, infatti, comprende entrambi i lotti suddetti ed è stato stipulato nel novembre 2012, durante la gestione commissariale di questo Ente, a conferma dunque degli assunti progettuali e, evidentemente, della necessità della loro realizzazione. D’altronde, la programmazione degli stessi ha scontato, peraltro, la relativa approvazione da parte del Comitato Portuale, del quale, si rammenta, il dottor Titi fa parte.

Di più complessa natura, invece, la valutazione sulla ipotetica azione di allargamento del canale che, pensata durante la gestione commissariale, sembra collidere con gli atti posti in essere durante l’iter procedurale di aggiudicazione prima e di contrattualizzazione poi dei lavori di consolidamento. Aggiudicazione e contrattualizzazione avvenuti anch’essi nella medesima gestione commissariale.

Nelle sedi opportune, saranno illustrate le risultanze degli approfondimenti che comunque questa Autorità portuale sta conducendo sull’argomento, al fine di verificare la realizzabilità per i fini richiesti, nonché  l’analisi costi-benefici, dell’opera di allargamento”.