Costa Concordia: per il ministro Clini il problema ambientale è serio

«L’allarme è stato lanciato dalla nave intorno alle 22,42 e alle 22,43 mentre l’impatto si era verificato circa un’ora prima». Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Grosseto Francesco Verusio titolare dell’inchiesta sul naufragio della Costa Concordia.

Riguardo all’abbandono della nave Costa Concordia da parte del comandante Francesco Schettino, il procuratore ha precisato che «poco dopo mezzanotte lui era già sugli scogli del Giglio» mentre erano ancora in corso le operazioni dei abbandono della nave. «Un grosso errore umano che ha avuto conseguenze drammatiche purtroppo».

Così il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, anche ammiraglio, ha commentato l’incidente dell’isola del Giglio. «Navi di questa dimensione – secondo il ministro – non possono passare così vicino ad una costa dove è noto che ci sono secche. Speriamo non salga il numero dei morti, sono in corso ispezioni sulla parte emersa, potrebbero esserci altri passeggeri intrappolati».

«Stiamo lavorando ininterrottamente dal momento del disastro senza copertura economica e più per un impegno di volontariato». Lo ha detto all’Ansa il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, in merito al presidio dei mezzi antinquinamento inviati nelle acque dell’Isola del Giglio per monitorare la situazione a seguito del naufragio del Costa, Concordia. «I tagli della legge di stabilità del 2010 – ha detto Clini – fanno sì che siamo oggi a un impegno più di volontariato che a strutture ordinarie».

A fronte di ciò Clini chiede «lungimiranza alle politiche» su questo «tema strategico» sul quale «ora siamo praticamente senza risorse». Richiesta che a maggior ragione arriva nel momento in cui è necessario un «piano urgente», su questo sono d’accordo con Greenpeace. In ballo ci sono 2.300 tonnellate di carburante contenute nel serbatoio e «la priorità delle priorità – ha detto Clini – è evitare che esca». «Stiamo lavorando – ha aggiunto – avendo a mente che questo disastro deve essere evitato».

Il problema ambientale, ha detto il ministro «è serio». Uno sversamento «potrebbe compromettere una zona di parco naturale molto pregiato». Clini ha quindi riferito della consultazione con il ministro delle Infrastrutture, Corrado Passera, «per il coordinamento di iniziative e interventi» «Siamo pronti a intervenire – ha quindi sottolineato il ministro dell’Ambiente – ma prima di tutto c’è la salvezza delle vite umane».