ECSA–ESPO-FEDERPORT: UE riveda posizione sui container da 45’

Non possiamo dire che via sia “concertazione” utile tra gli Armatori della Comunità europea, unitamente all’Organizzazione dei Porti europei e la Federazione degli Operatori portuali privati, e l’intero Parlamento europeo per quanto riguarda la circolazione dei contenitori di 45 piedi sulle strade dell’Europa. Promuovere l’uso del trasporto intermodale, da sempre, è stato uno degli obiettivi principali della politica europea cercando di sostenere tutte le modalità del trasporto, in particolar modo, agevolando i contenitori per la modalità marittima.

Nell’aprile dello scorso anno, la Commissione europea ha presentato una proposta di revisione del trasporto transfrontaliero di contenitori da 45 piedi con l’intenzione di sostenere il trasporto marittimo, modalità della più ampia sostenibilità del trasporto in Europa. Questo particolare trasporto, cioè dei container da 45 piedi, si basa su vettori (camion) generalmente più lunghi di quelli standard creando una serie di problemi alla circolazione stradale; sono dei trasporti particolari che richiedono continue formalità amministrative per ottenere i relativi pass, soprattutto se la loro circolazione non è limitata all’interno di uno Stato membro, ma sono del tipo cross-border ed attraversa più Stati.

Ed ancora  queste formalità amministrative non consentono ad un container di 45 piedi, trasportato via mare (per lo più con navi a short sea shipping), di proseguire il suo itinerario senza ostacoli sulla rete stradale europea e raggiungere la destinazione finale. Per rimediare ad una non economica situazione, la proposta della Commissione era ed è di liberare la circolazione dei container da 45 piedi , nel trasporto intermodale, con camion anche leggermente più lunghi di 15 cm a patto che trattasi di container utilizzati nel trasporto marittimo nelle short sea shipping; mentre per i container da 45 piedi provenienti dalla tratta deep sea shipping (navigazione d’altura) possono liberamente circolare fino a 300 Km dal porto di sbarco.

Purtroppo, la relazione adottata la settimana scorsa, dalla Commissione del Parlamento europeo che si interessa di trasporto e di turismo, non sostiene più la proposta della Commissione; anzi prevede che i veicoli più lunghi, indipendentemente dal fatto che trasportano container da 45 piedi provenienti dalla modalità marittima sia short e/o deep, non dovrebbero circolare per tratte oltre i 150 Km dal porto di sbarco. “L’UE non deve perdere questa occasione per stimolare il trasporto intermodale europeo semplificando il trasporto di container da 45 piedi”, ha sottolineato Patrick Verhoeven, segretario generale ECSA, e ha aggiunto “Dopo tutto, efficiente trasporto intermodale è una condizione sine qua non per realizzare un sistema di trasporto più sostenibile per l’Europa”.

Alla luce di tale posizione più restrittiva del Parlamento europeo, ECSA, ESPO e FEPORT hanno inviato congiuntamente una lettera aperta, di protesta, ai rappresentanti degli Stati membri in seno al Consiglio, chiedendo loro di sostenere la proposta iniziale della Commissione come opzione più equilibrata. Inoltre ECSA incoraggia il Parlamento europeo a rivedere la sua posizione su questo aspetto della proposta di direttiva al momento di votare sulla relazione nel corso della prossima riunione plenaria a metà aprile.

 

Abele Carruezzo