Uno strumento operativo per la nautica da diporto

BARI – E’ un interessante libro da tenere sulla scrivania, anzi a portata di mano, per chi volesse completare la propria conoscenza e competenza come “perito navale e nautico” e non solo. Parliamo del primo libro “commentario” della nuova legge del Codice della Nautica da Diporto, edito da Libellula Edizioni e scritto con grande professionalità dall’Avv. Roberta Caragnano. L’ultima riforma del Codice della Nautica da Diporto è contenuta nel D.lg. n. 229 del 3.11.2017. e i commenti riguardano anche la legge delega n. 167/2015, la legge n.  2015/2017 e la legge di Bilancio 2018.

Con questa nuova riforma, la Nautica da diporto diventa “maggiore” e contempla una sua autonomia nell’esercizio della navigazione da diporto, sia quella commerciale, sia quella per “plesure”.

La Prof.ssa Roberta Caragnano, Avvocato giuslavorista e Direttore Scientifico Responsabile della Collana Diritto del lavoro, Commerciale e della Navigazione, ha evidenziato la specificità e la complessità di un dipartimento del nostro Diritto, quello navale e nautico, che tutti aspettavamo da anni, sia professionisti della struttura della navigazione, come scienza, sia per gli appassionati del mare e del suo ampio orizzonte, compreso quello del turismo nautico. Devo dire che il commentario si legge e si consulta agevolmente, soprattutto con una linearità dovuta alla sua didattica delle unità esposte nel libro.

Si tratta di unità legislative riguardanti l’ambiente marino e le norme per la sua protezione; la sicurezza della navigazione nell’accezione moderna di security e di safety, normata dalle convenzioni internazionali IMO per la salvaguardia della vita umana in mare. Sportelli telematici per i diportisti , registro telematico delle imbarcazioni da diporto e del registro dei titolari di patenti nautiche.

Non si tralascia la normativa sulle scuole nautiche e centri di formazione nautica: troppi in Italia e a volte anche troppo superficiali, dal sapore casalingo, e non tutti accreditati per legge,  senza considerare le nuove normative internazionali  per acquisire le competenze e la professionalità per essere uno skipper o hostess di bordo di uno yacht (STCW ). Non si vuole comprendere che si può essere istruttori  anche se si possiede una patente nautica, o essere socio di i associazioni nautiche, ma per essere docenti di tali discipline occorre una formazione universitaria con una abilitazione specifica in navigazione. Il libro è testimone di una visione completa del nuovo assetto giuridico della Nautica da Diporto.

Competenze espresse anche nella prefazione del presidente del Distretto Pugliese della Nautica, Dott. Giuseppe Danese, e nella premessa del Prof. Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Un grazie all’Avvocato  Roberta Carignano per il suo impegno in questo settore.

 

Abele Carruezzo