Le sanzioni UE colpiscono duramente la flotta russa Sovcomflot

Si ritiene che Sovcomflot stia cercando acquirenti per un massimo di un terzo delle sue petroliere.

Londra. Le sanzioni europee e inglesi iniziano a far sentire la loro azione sulla flotta della marina mercantile russa. L’altro giorno, una nota di un’Agenzia di stampa internazionale ha riferito che un terzo della flotta di Sovcomflot è stato messo in vendita, con interessi cinesi e mediorientali come probabili acquirenti. Si parla di otto navi che sono state vendute e quattro sono andate sul mercato di Dubai.

La Compagnia di navigazione russa, Sovcomflot, gigante delle petroliere, sta attraversando periodi difficili di gestione dovuti alle sanzioni europee e inglesi; sta conducendo un’importante ‘svendita’ per un terzo della sua flotta dagli inizi di maggio.

La Società ha citato le sanzioni dell’UE del 15 marzo e quelle del Regno Unito del 24 marzo che le hanno impedito di effettuare il pagamento della cedola di quasi 8,3 milioni di dollari in scadenza il 26 aprile scorso per gli Eurobond; per questo è risultata anche inadempiente sul pagamento degli interessi dovuti alla seconda tranche di Eurobond. E ancora, la Compagnia Sovcomflot sta affrontando altre sfide poiché le sanzioni hanno ordinato a banche e istituzioni finanziarie di concludere gli accordi e tagliare i legami con le società sanzionate, entro la giornata di ieri, 15 maggio 2022.

I principali gruppi P&I (Protection and Indemnity, mutua assicurazione marittima) hanno anche esercitato pressioni sulla flotta annunciando che si erano ritirati o erano in procinto di annullare la copertura assicurativa per le petroliere. Altra complicazione della situazione è stata creata dall’ultimo annuncio dell’Unione Europea del piano per accelerare il divieto totale del petrolio greggio russo e dei prodotti petroliferi raffinati entro la fine del 2022.

La Società ha riferito che a marzo scorso che la sua flotta era composta di 133 navi, pari a una deadweight di 11,6 milioni di tonnellate; sul mercato sono state messe circa 121 navi, escluse quelle di proprietà in joint venture. Circa 80 navi hanno una classe ‘ice’ poiché la Compagnia stava riorganizzando la sua flotta per servire i giacimenti di gas settentrionali nell’Artico, con più della metà della flotta sono petroliere. Sovcomflot ha anche una dozzina di altre petroliere in ordine di costruzione, con consegna tra la fine del 2022 e il 2024.

Alcuni analisti fanno notare che Sovcomflot ha $ 2,1 miliardi di debiti bancari in sospeso con la stragrande maggioranza detenuta da istituzioni finanziarie occidentali; e ancora il suo bilancio presenta quasi 1 miliardo di dollari in due emissioni di Eurobond, in scadenza nel 2023 e nel 2028.
Si spera, aggiungono gli stessi analisti, che le prossime transazioni economiche messe in campo dalla Società russa possano ripagare il suo debito occidentale.

Abele Carruezzo

Foto Sovcomflot