Porto di Venezia: recuperato il Fabbricato 11

VENEZIA – Il Fabbricato 11 sul Waterfront di San Basilio riapre al pubblico con uno spazio dedicato alla ricerca scientifica e, durante il periodo de La Biennale Architettura di Venezia, anche all’arte.

Regen Lab, leader globale nella produzione di prodotti di medicina rigenerativa, porterà in centro storico la migliore ricerca scientifica per i prossimi 15 anni (durata dell’uso dell’immobile concesso da Autorità Portuale) e in questi giorni mette in mostra un percorso di opere d’arte lungo la Via della Seta.

La mostra “Therapy of Living”, collaterale a La Biennale di Venezia, è aperta al pubblico ed espone giade orientali dal neolitico ad oggi e una riproduzione di sigilli imperiali sul tema del Leone di Venezia e del Dragone cinese realizzati da 100 studenti del Liceo Artistico Marco Polo oltre ad altri reperti e opere di pregio.

Il Fabbricato 11, in passato magazzino portuale, è stato riorganizzato in due spazi: un soppalco in metallo adibito a spazio polivalente (conference hall) e un piano terra dove si trovano i magazzini, la sala riunioni e gli uffici. Il costo dell’investimento effettuato dall’Autorità Portuale di Venezia è stato pari a 300.000 euro: si è trattato di un delicato restauro conservativo che, non solo ha valorizzato il Demanio portuale, ma ha consentito anche di recuperare e restituire alla città un altro edificio storico.Grazie a un investimento complessivo di circa 17 milioni di euro nella completa riqualificazione del waterfront del Centro Storico, l’Autorità Portuale di Venezia ha infatti progressivamente trasformato un’area prettamente portuale in uno spazio dove oggi convivono in armonia servizi, istituzioni e imprese legate al mondo portuale, ma anche della cultura e della Formazione, come le Università Cittadine: un esempio di come la convivenza simbiotica tra porto e città sia realizzabile.

Il recupero del fabbricato è stato anche l’occasione per organizzare la mostra “Therapy of Living”, un evento realizzato nell’ambito della Biennale di Venezia e inaugurato da Antoine Turzi, Curatore e Ceo di RegenLab, Caroline Murat, Biobridge Foundation, Paolo Frascati, curatore, Annavaleria Guazzieri, Dirigente del Liceo Artistico Marco Polo e dal Presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Costa.

La mostra tratta il tema della terapia del vivere attraverso cinquemila anni di storia tra il passato e il presente, lungo la Via della Seta; una Via della Seta tornata oggi di grande attualità visto che la Cina ha individuato nel Porto di Venezia il terminale europeo proprio della Via della Seta marittima del XXI° secolo. Un’occasione per incrementare non solo gli scambi commerciali tra Oriente e Occidente ma anche, e soprattutto quelli culturali come da sempre nella tradizione della Serenissima.

Non è la prima volta che l’Autorità Portuale decide di restituire alla città spazi portuali riconvertiti a spazi per la cultura e per l’arte. In questo contesto vanno infatti ricordati la concessione dell’ex-sede dell’Autorità Portuale di Venezia alle Zattere affidata a novembre 2014 alla Fondazione Vac per essere riconvertita in sede espositiva e museale e, nell’ambito della 56° Biennale di Arte, la mostra “The Bridges of Graffiti” presso il Terminal di San Basilio, nell’occasione trasformato in “Arterminal”.