Volvo Ocean Race: sprint finale ad alta tensione: duello ovest contro est per la vittoria

AJA – E’ stata una notte senza sonno per il velisti della Volvo Ocean Race e anche per i fan, restati incollati agli schermi per seguire il finale di regata più serrato e decisivo della storia.
Sabato sera le tre barche che lottano per il Trofeo, MAPFRE, Team Brunel e Dongfeng Race Team hanno preso opzioni tattiche diverse, rischiando il tutto per tutto per ottenere la vittoria della Volvo Ocean Race 2017-18 che sarà decisa dall’ordine di arrivo in Olanda.

La cinese Dongfeng Race Team, guidata dallo skipper francese Charles Caudrelier ha fatto una scelta coraggiosa, tenendosi a est e più sottocosta. “Abbiamo scelto di stare interni.” Ha spiegato il watch captain Stu Bannytyne. “Ci sono un sacco di trappole per la navigazione, banchi di sabbia, zone di esclusione della navigazione, forse qualche generatore eolico e condizioni meteo molto variabili.” A breve termine questa opzione è costata a Dongfeng Race Team la prima posizione, ma potrebbe dare i suoi frutti più in prossimità del traguardo. Le previsioni parlano infatti di una significativa riduzione del vento più a la largo, e chi si è tenuto a est potrebbe invece sfruttare meglio la situazione nell’approccio finale, avendo aria più fresca e dunque maggiore velocità.

Le due barche con bandiera olandese Team Brunel, e il leader provvisorio team AkzoNobel invece hanno optato per la rotta al largo. “Dobbiamo solo trovare buona velocità per arrivare in Olanda.” Ha detto Peter Burling, campionissimo kiwi e timoniere su Team Brunel. Ieri sera il team ha dovuto anche far fronte a un lieve danno a un outrigger (il buttafuori usato con alcune vele), che gli è costato un po’ di terreno.

Gli spagnoli di MAPFRE sembrano aver preso la decisione di unirsi ai due battistrada un po’ in ritardo e hanno perso qualcosa. Costretti a navigare con un angolo più largo, per portarsi a ovest, sono parsi un poco più lenti delle due barche olandesi. “Ci eravamo preparati per passare all’interno, lungo la costa e la punta settentrionale dell’Olanda e quindi abbiamo deciso dopo di andare a ovest, in conseguenza abbiamo perso un bel po’ da Brunel e team AkzoNobel che invece avevano deciso prima.” Ha detto il neozelandese Blair Tuke da bordo di MAPFRE. “E’ una situazione complicata, ma dobbiamo solo fare quello che crediamo ci possa portare più velocemente sul traguardo. Entrambi i nostri avversari stanno andando in direzioni diverse. Dovremo combattere fino alla fine. Ci sarà una compressione vicino alla linea, siamo felici di essere ancora il lotta.”

Al rilevamento delle ore 10 italiane, le posizioni erano chiare, ma nulla sembra ancora deciso. Team AkzoNobel di Simeon Tienpont punta a vincere la tappa in casa, ma si trovava a solo 0.1 miglio da Team Brunel con MAPFRE mezzo miglio dietro e Vestas 11th Hour Racing, che pure fa parte del gruppo offshore, è quattro miglia alle spalle dei tre.
La cartografia elettronica sembra indicare che le barche a est abbiamo dei problemi e segna un distacco di 50 miglia, in realtà la separazione in termini di distanza all’arrivo è probabilmente intorno alle 18 miglia. I software di navigazione meteo suggeriscono che gli arrivi potrebbero venire in soli 15 minuti. La tappa, e la regata, non sono affatto finite.

Nelle retrovie Turn the Tide on Plastic e Sun Hung Kai/Scallywag hanno preso l’opzione costiera e si trovano a una decina di miglia alle spalle di Dongfeng. Una situazione che potrebbe vederli appaiati in classifica. Se dovesse accadere, per i due team sarebbe decisiva l’ultima regata in programma, la In Port Race Series del 30 giugno.
Secondo le ultime previsioni l’arrivo all’Aja dovrebbe essere fra le 17 e le 19 italiane di domenica.