Comandante nave cinese arrestato: navigava senza pilota a bordo

NEWCASTLE – Accade anche questo: un comandante naviga in una riserva marina australiana senza pilota a bordo, disattendendo alle norme della Coast Guard e viene arrestato. Infatti, sabato scorso, la Australian Federal Police ha arrestato il comandante di una nave carboniera cinese, un taiwanese di 66 anni, di nome Lu Chih-Ming, che si dichiarava colpevole di non aver imbarcato il pilota per poter attraversare il parco marino della Grande Barriera Corallina (obbligatorio per quelle acque); reato che comporta una multa massima di 85.000$ australiani (66.000$ USA).

Il fatto risale a Capodanno durante il quale, la nave carboniera di 154.191 tonnellate di dwt, la China Steel Developer, stava navigando attraversando il passaggio canale di acque profonde vicino alla Creal Reef of Mackay, Great Barrier Reef Marine Park, senza pilota a bordo come previsto dalla legge. E’ noto che per certe acque particolari per la sicurezza della navigazione è previsto a bordo di navi il pilota, ufficiale qualificato per guidare le navi in acque difficili oltre a far entrare e/o uscire le stesse dai porti.

La suddetta nave, dopo aver trasportato il carbone in Cina, di ritorno in acque australiane, sabato scorso, mentre era all’ancora nei pressi del porto di Newcastle, la AFPolice ha arrestato il comandante Lu. Lunedì, 16 febbraio, la Corte di Newcastle ha accettato la richiesta di rinvio del caso da parte dell’avvocato difensore del comandante. Così, è di questa mattina, 18 febbraio, la notizia che la Corte di Newcastle ha condannato il comandante al pagamento della multa di 8.500$ australiani (6.600$ USA) per aver navigato senza pilota a bordo della nave China Steel Developer lungo il canale della Great Barrier Reef.

“For certain sections of the Great Barrier Reef and for particular types of vessels, the use of pilots is mandatory because they greatly enhance protection of animals, habitats and sensitive areas of the Marine Park, including coral reefs”, ha commentato il General Manager dell’Authority del Park, Andrew Skeat.

Già nel 2010, un’altra nave cinese, la petroliera Shen Neng 1, si era arenata sulla scogliera centrale della Queensland, dopo aver navigato per cinque miglia fuori dallo schema di separazione a salvaguardia della scogliera stessa, sversando in mare olio combustibile pesante per una chiazza di quattro chilometri. Ogni anno  si registrano 4500 navi che navigano attraverso la Grande Barriera Corallina.

Abele Carruezzo