L’Autorità del Canale di Panama sta monitorando l’evoluzione della pandemia di Codiv-19 ed hanno emanato una serie di misure per proteggere il proprio personale e prevenire un’ulteriore diffusione del virus. Già da gennaio 2020, le navi che devono scalare il canale, prima del loro arrivo, sono tenute a dichiarare se lungo il loro viaggio abbiano scalato paesi contagiati dal virus. I controlli che seguono riguardano: – la nave deve comunicare il suo nome e numero IMO con le proprie condizioni a bordo tramite lo sportello unico informatico di Panama (VUMPA).
In caso di non conformità e/o dichiarazioni false, la nave è soggetta a sanzioni e/o restrizioni. – Un ispettore del Canale di Panama s’imbarca e verifica le dichiarazioni sulla salute marittima (nave ed equipaggio) rispetto al modulo compilato tramite il VUMPA e segnalando eventuali sintomi. – In caso di verifica positiva di presenza di contagiati a bordo, viene chiamata a bordo l’Unità Sanitaria Marittima del Ministero della Salute di Panama (MINSA) procedendo al protocollo di eventuale quarantena o non passaggio del Canale.
Altre misure sono state adottate per i pescherecci che dovranno dichiarare eventuali cambi di equipaggi negli ultimi quattordici giorni dall’arrivo nei porti con casi di Covid – 19. In questi ultimi quindici giorni, poi, l’Autorità del Canale di Panama ha emesso una circolare sulla navigazione del Canale con restrizioni sul “bordo libero” delle navi in transito e che andranno in vigore dal 17 aprile 2020. Tali restrizioni si sono rese obbligatorie, alcune dallo scorso 5 marzo, per la variabilità del livello del lago di Gatum dovuto alla scarsità di acqua piovana.
(Il bordo libero è la distanza verticale, misurata sui fianchi della nave e a metà lunghezza nave, tra la linea di galleggiamento di massimo carico consentito in acque di densità normali estive – linea di carico appropriata – e la linea di riferimento che segna il ponte delle paratie; cioè la distanza tra il livello del mare ed il ponte stagno più alto (detto ponte di bordo libero opportunamente definito); tale misura garantisce la riserva di spinta o di galleggiabilità della nave e la riserva di stabilità e dovrà essere dichiarata in certificato (rinnovato ogni cinque anni) e bullonata sui fianchi della nave tramite l’anello di Plimsoll). Secondo queste nuove restrizioni, il pescaggio massimo autorizzato per le navi che transitano nelle chiuse “neo-panamax” sarà di 13,56 metri (44,5 piedi) di Acqua Dolce Tropicale (TFW).
Le navi che arrivano dopo il 17 aprile 2020, con pescaggi superiori a 13,56 metri (44,5 piedi) TFW possono essere autorizzate al transito, a seconda del livello effettivo del Lago Gatum al momento del transito. In caso contrario, saranno tenute le navi a modificare il loro piano di carico (allibando) merci per transitare. Le eventuali modifiche saranno comunicate almeno con almeno quattro settimane di preavviso. Gli ispettori dell’Authority Canal of Panama continueranno a monitorare il livello del Lago di Gatum al fine di comunicare prontamente i nuovi pescaggi. Non esiste alcuna modifica del tirante d’acqua per le navi tipo “panamax”, che rimane di 39,5 piedi (12,04 metri).
Abele Carruezzo