BIMCO: 2018 anno da dimenticare per le petroliere

COPENAGHEN – Dopo un forte 2015 che ha visto i tassi più alti di nolo per le navi cisterna del settore del petrolio greggio, il 2016 ha registrato un rallentamento, con un bilancio consuntivo ancora positivo. E così, mentre la flotta delle petroliere è cresciuta della domanda nel 2017, sperando in una ripresa sostanziale, le perdite registrate nei profitti per tutto l’anno scorso sono aumentate. Il 2018, dopo anni di crescita, ha registrato i tassi di nolo e di utilizzo di queste navi i più bassi livelli, da record tali da classificare il 2018 l’anno più terribile a detta degli analisti del settore.

Infatti, nella prima metà di quest’anno i guadagni per le cisterne per il trasporto di greggio (VLCC) sono scesi in media a 6.001 usd/giorno, una petroliera tipo Suezmax che ha guadagnato 10.908 usd/giorno ed una Aframax di 9.614 usd/giorno. Per la BIMCO (Baltic & International Maritime Council) tutti questi dati rispecchiano livelli molto deficitarii, poiché il settore ha bisogno di un mercato di sostanziale equilibrio, se si vuole sollevare i tassi di nolo oltre i pareggi di bilancio.

Per fortuna la flotta totale di navi cisterna non è cresciuta per nulla nel 2018 e il mercato del trasporto di carichi liquidi alla rinfusa è influenzato da una domanda molto debole, si rileva in ambienti BIMCO. Il 2018 è destinato a diventare un altro anno in perdita per l’industria delle petroliere che trasportano greggio, poiché l’industria globalizzata probabilmente dovrà aspettare fino alla seconda metà del 2019 prima che il mercato possa registrare un equilibrio tale da generare utili. BIMCO, una fra le più grandi associazioni dello shipping internazionale, rappresenta più di 2100 membri di oltre 120 Paesi; l’associazione comprende armatori, compagnie di navigazione, operatori navali, manager, broker e agenti marittimi.

 

Abele Carruezzo