L’appello di Costa: “Non perdiamo altre occasioni per il Porto di Venezia”

VENEZIA – “Questo non può e non deve essere il porto delle occasioni perse”. Il presidente dell’Autorità portuale di Venezia, Paolo Costa, ha concluso così il suo discorso all’inaugurazione dell’anno portuale. “Non intendiamo piangerci addosso – ha proseguito – ci siamo rimboccati le maniche e continueremo a farlo, dimostrando nei fatti la capacità di mettere a disposizione del Paese, ancor prima che del Veneto e di Venezia una risorsa che sarebbe tragico sottostimare.

L’Autorità Portuale e tutti gli operatori portuali e industriali di Venezia e Marghera non intendono arrendersi”. Un compito, ha sottolineato Costa, “necessariamente da assumere se si vuole che il mantenimento delle eccellenze già conquistate con fatica e impegno e le nuove sfide che ci attendono, da accettare e vincere, siano alla nostra portata, per consentire che, una grande realtà di oggi diventi un protagonista globale domani. Un risultato alla nostra portata ma che deve essere accompagnato da un comune sentire di tutti”.

“Non possiamo perdere altre occasioni – ha proseguito il presidente di ApV. – Il mondo va troppo veloce, non ci aspetta. Mentre noi facciamo melina, su crociere e offshore, i nostri competitor vanno avanti, crescono, ci attaccano da ogni parte, spesso sostenuti da sistemi-Paese che li agevola, non che li ostacola. Venezia è un porto eccellente da 15 secoli e che può ancora trovare in quella tradizione la forza per regalare all’Europa, all’Italia al Veneto e Venezia un volano incomparabile di sviluppo e prosperità. Oggi il contesto europeo è sicuramente più chiaro di quello nazionale.

È da sperare che il piano strategico nazionale della portualità e della logistica in corso di redazione colmi la lacuna”. “Come ho cercato di dimostrare – ha concluso Costa – abbiamo oggi una occasione irripetibile di dimostrarsi all’altezza del nostro passato. Non buttiamola via”.