Ultime miglia per il Vendée Globe 2020

Il Vendée Globe 2020 è ormai alle battute finali, una manciata di miglia divide il gruppo di testa dal traguardo. Il trio composto da Dalin, Burton e Herrmann si sta giocando il tutto per tutto per guadagnarsi il podio di questa edizione che non ha certo mancato di regalare emozioni intense.

Un finale che potrebbe anche vedere per la prima volta un vincitore non francese, Boris Herrmann che, tra i concorrenti rimasti in gara, può vantare l’imbarcazione con il sistema solare più integrato.
Seaexplorer – Yacht Club de Monaco è equipaggiata con un impianto fotovoltaico da 1249Wp, realizzato dall’azienda torinese Solbian, che incide sul peso complessivo della barca di soli 24,5kg (adesivo incluso).


Una barca, quella di Herrmann, che tra idrogeneratori e pannelli solari si affida in toto alle rinnovabili. Aspetto rilevante al fine delle prestazioni in gara, ha consentito infatti di non dover aggiungere ulteriore peso trasportando carburante per produrre energia.
Dal punto di vista ecologico inoltre, Seaexplorer si appresta a concludere la competizione senza l’uso di combustibili fossili, dando dimostrazione ulteriore di quanto sia un’impresa possibile affidarsi completamente a fonti di energia pulita.

Una scelta di sostenibilità anche nelle posizioni più arretrate: a bordo di One Planet One Ocean, il catalano Didac Costa monta 780 Wp di pannelli solari Solbian.
Costa è alla sua seconda Vendée Globe, ha partecipato infatti anche alla precedente edizione, nel corso della quale ha dovuto affrontare numerosi problemi tecnici e imprevisti, riuscendo tuttavia a tagliare il traguardo e a diventare il secondo spagnolo a completare la regata.

Scendendo in classifica, attualmente al venticinquesimo posto, troviamo il primo navigatore dei paesi nordici a competere in questa regata, Ari Huusela.
Il pilota di linea finlandese, a bordo del suo IMOCA 60 Stark, ha superato Capo Horn alle 01.19 UTC del 25 gennaio, in condizioni non certo favorevoli, come lui stesso ha affermato “non era navigazione, ma sopravvivenza.”
L’imbarcazione di Huusela monta un sistema solare da 390Wp composto da pannelli con celle back-contact, in grado di convertire oltre il 24% di luce solare in elettricità.

É previsto per il 27 gennaio l’arrivo dei primi partecipanti, anche se la classifica definitiva richiederà più tempo, con la Giuria che dovrà assegnare le compensazioni ai velisti impegnati nella ricerca e salvataggio di Kevin Escoffier a seguito del naufragio.