Nuovi armatori/noleggiatori: IKEA

Leida (Olanda). Non sappiamo se il dopo covid-19 o dopo l’esperienza dell’Even Given del Canale di Suez stia portando il settore dello shipping globale ad una revisione dell’operato delle compagnie di navigazione.
Il fatto nuovo è che il colosso Ikea sta comprando container e noleggiando navi. Forse è un nuovo mercato che si affaccia sull’orizzonte dello shipping internazionale? Su qualche rivista dedicata si parla di ‘mercato nero del container’.


Sta di fatto che Ikea è l’ultimo di una lista di rivenditori che stanno noleggiando navi e contemporaneamente acquistando container per dislocare la merce nei suoi negozi e magazzini. Prima dell’Ikea (zona europea), ad agosto, sono state le grandi catene di distribuzione americane (Walmart e Home Depot) a noleggiare direttamente portacontainer e container per le loro merci.


La giustificazione ufficiale è quella di affrontare le interruzioni della supply chain nella spedizione dei container. Ikea con un suo comunicato ha affermato di aver ritardato le spedizioni a causa della congestione portuale in corso e d’incidenti come l’Ever Given che ha impiegato mesi per completare le sue spedizioni dopo aver bloccato il Canale di Suez ed essere stata trattenuta con tutto il carico dalle Autorità egiziane. Ikea ha affermato che la carenza di materie prime insieme ai problemi lungo la catena di approvvigionamento globale stanno portando a carenze e articoli esauriti nei suoi negozi.


Intanto, il mercato dei noli s’infiamma e i costi sono sempre più alti: per un container di 40’ (piedi) dislocato tra la Cina e l’Europa si sono superate i 13 mila dollari; si stanno verificando dei ritardi negli arrivi delle navi nei rispettivi porti di scalo. Molti porti di arrivo sono ancora congestionati strozzando la catena di distribuzione per i caricatori e rivenditori della merce. Un viaggio di andata e ritorno tra l’Estremo Oriente e l’Europa da giugno/agosto scorsi impiega circa tre mesi per completare la tratta di navigazione, con effetto di aumenti dei prezzi sull’intera filiera.

In una situazione insostenibile per il settore container, si sta verificando che le compagnie di navigazione hanno tutte le carte in regola per dettare le condizioni sul mercato.
In questi giorni, tra gli spedizionieri, si parla fatto che le compagnie di rinfuse secche stiano guardando i container per il carico sul ponte delle loro navi. Queste navi stanno cercando di ottenere la certificazione come ‘navi portacontainer’per trasportare sul ponte container. Intanto, molti gruppi assicurativi avvertono dei pericoli e si stanno valutando i rischi e i relativi costi delle clausole di trasporto.

Abele Carruezzo