Concessioni demaniali: pronto il regolamento

ROMA – “Il regolamento sulle concessioni demaniali marittime è stato inviato al Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan per la firma, il Mit ne attende il ritorno in tempi brevissimi”. Così il senatore Maurizio Rossi, membro dell’ottava commissione del Senato, ha cercato di fare chiarezza sulla misteriosa scomparsa di tal provvedimento, tanto declamato in questi mesi da parte del Ministro Graziano Delrio.

Negli ultimi giorni, l’annuncio – dato dalla Rappresentanza italiana alla Commissione Europea – di un mancato arrivo a Bruxelles della bozza di regolamento aveva gettato parecchio scompiglio nell’ambiente istituzionale. La Rappresentanza è stata chiamata ad intervenire dopo che tre diverse Direzioni generali della Commissione Europea (Competition, Move, Grow) avevano dichiarato di “non aver mai lavorato sulla bozza di regolamento”. Eppure, non molto tempo prima, lo stesso Governo italiano aveva fatto intendere ad Assiterminal di essere intenzionato a sottoporre il documento all’attenzione di Bruxelles per evitare ulteriori complicanze.

“La prima bozza del regolamento è stata licenziata a metà ottobre ma- giura Rossi- sarebbe stata ulteriormente affinata in alcuni punti nodali per poter ricevere parere positivo da Bruxelles”. E’ pur vero che il Governo italiano non è obbligato a far visionare preventivamente la bozza da parte della Commissione ma l’alta criticità della materia- in primis le norme sulla concorrenza, sul mercato interno – suggerisce maggior cautela. Il regolamento sulle concessioni demaniali sta seguendo un iter diverso rispetto a quello previsto per la riforma della governance portuale che ieri ha visto l’approvazione in Consiglio dei Ministri.

Secondo quanto dichiarato alla stampa da Rossi, “le modifiche al regolamento hanno riguardato la disciplina dei requisiti tecnico-finanziari richiesti sia ai concessionari uscenti che a quelli futuri”. In pratica, le nuove procedure di gara deputate alla scelta dei concessionari demaniali dovranno esplicitare- in ogni singola fase – gli investimenti ed i livelli occupazionali garantiti dai soggetti richiedenti. Il Mit, di concerto con le neonate Autorità di Sistema Portuale, dovrà accertare l’effettività dei piani d’investimento proposti ufficialmente dai candidati terminalisti-concessionari.

Per quanto concerne il meccanismo della pubblicità-evidenza pubblica cui deve essere assoggettato il nuovo regolamento, Rossi ha dichiarato che “non ci sono state modifiche eccessive ma si è lavorato prevalentemente sull’innalzamento del limite di durata delle concessioni. In futuro, il parere del Ministero sarà vincolante nella procedura di rilascio delle concessioni demaniali superiori a vent’anni”.

La speranza è che questo vuoto legislativo, in essere da oltre ventunanni, venga definitivamente meno, l’arrivo di un simile provvedimento non è più procrastinabile. Lo chiedono le Autorità portuali, lo chiedono i terminalisti ed i potenziali investitori. Il baricentro dei traffici portuali continua inesorabilmente a traghettare verso Oriente.

 

Stefano Carbonara