Le Isole Marshall fanno parte ora della Convenzione sul riciclaggio delle navi di Hong Kong

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IMO HQ London

Londra. Le Isole Marshall hanno aderito alla Convenzione Internazionale di Hong Kong per il riciclaggio sicuro e rispettoso dell’ambiente delle navi, 2009 (Convenzione di Hong Kong).
Nicholas Makar, Vice Commissario per gli Affari Marittimi della Repubblica delle Isole Marshall, ha depositato lo strumento di adesione presso il Segretario Generale dell’IMO Arsenio Dominguez nella sede di Londra lo scorso 18 gennaio.

La Convenzione Internazionale di Hong Kong per il riciclaggio sicuro e rispettoso dell’ambiente delle navi (Convenzione di Hong Kong) entrerà in vigore il 26 giugno 2025.
La Convenzione di Hong Kong è stata adottata in una Conferenza diplomatica tenutasi a Hong Kong, in Cina, nel 2009. L’obiettivo è garantire che le navi, quando vengono riciclate dopo aver raggiunto la ‘fine vita’ operativa, non comportino rischi inutili per la salute umana, la sicurezza e l’ambiente.

Abbraccia il concetto ‘dalla culla alla tomba’, affrontando tutti gli aspetti ambientali e di sicurezza relativi al riciclaggio delle navi, compresa la gestione responsabile e lo smaltimento dei flussi di rifiuti associati in modo sicuro e rispettoso dell’ambiente.

La Convenzione attribuisce responsabilità e obblighi a tutte le parti interessate, compresi gli armatori, i cantieri navali, gli impianti di riciclaggio delle navi, gli Stati di bandiera, gli Stati di approdo e gli Stati di riciclaggio.

Al momento dell’entrata in vigore della Convenzione di Hong Kong, le navi destinate al riciclaggio dovranno tenere a bordo un inventario dei materiali pericolosi.

Gli impianti di riciclaggio delle navi autorizzati dalle Autorità competenti saranno tenuti a fornire un piano di riciclaggio delle navi, specifico per ogni singola nave da riciclare. Inoltre, i Governi saranno tenuti a garantire che gli impianti di riciclaggio sotto la loro giurisdizione siano conformi alla Convenzione.

Ad oggi lo status della Convenzione di Hong Kong comprende le seguenti parti contraenti: Bangladesh, Belgio, Repubblica del Congo, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Ghana, India, Giappone, Liberia, Lussemburgo, Malta, Isole Marshall, Regno dei Paesi Bassi, Norvegia, Pakistan, Panama, Portogallo, São Tomé e Príncipe, Serbia, Spagna e Turchia.

Abele Carruezzo