Brindisi: la Northern Petroluem chiede la Via per le trivellazioni

La società inglese Northern Petroleum ha depositato la scorsa settimana al Comune di Brindisi gli atti per la richiesta formale per la Valutazione d’impatto ambientale, necessaria per le prospezioni al largo del porto di Brindisi. Nei prossimi 45 giorni il progetto sarà consultabile e potranno essere presentate eventuali eccezioni anche da semplici cittadini. Le trivellazioni, alla ricerca di petrolio, che la società ha deciso di realizzare lungo la costa brindisina  fanno parte di un progetto più ampio. Già lo scorso anno infatti, la Northern Petroleum presentò istanze simili per la prospezione al largo di Ostuni: la tecnica utilizzata, denominata air gun, non prevede l’uso di esplosivi ed è considerata meno “invadente” rispetto alle metodologie utilizzate in passato. Fu proprio il Comune di Ostuni ad opporsi a questa prima richiesta, supportato anche dalla sentenza del Tar di Lecce che riconobbe come la vocazione turistica di quel territorio poco si sposasse con le prospezioni petrolifere. Risale invece a gennaio 2011 il protocollo tra tutti i Comuni coinvolti dalle richieste della società inglese per contrastare la richiesta della Via. La documentazione, siglata anche dai Comuni di Polignano a Mare, Carovigno, Fasano, Ostuni e Brindisi, era corredata anche da una circostanziata relazione di tecnici che evidenziava le anomalie nella richiesta della società: in particolare, oltre ai danni al turismo riconducibili all’aspetto meramente turistico, fu rilevato che la società, per aggirare l’iter della Valutazione d’impatto ambientale, aveva presentato diversi progetti per aree di mare prospicienti che invece avrebbero richiesto una valutazione complessiva. Ora la discussione si sposta nell’area di competenza del Comune di Brindisi. Ma il parere negativo del territorio è già stato “protocollato” proprio con quel primo atto formale.

Francesca Cuomo