Porti di Sardegna: sul “caro traghetti” interviene l’Antitrust

Gli aumenti delle tariffe dei traghetti da e per la Sardegna «non sono in alcun modo collegabili all’andamento dei prezzi dei carburanti i quali non possono certo giustificare rincari di tale entità. Sono le associazioni di Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori), in un comunicato, a spiegare così l’impennata dei prezzi dei passaggi per nave che proprio oggi sono stati al centro di un’istruttoria dell’Antitrust. Una direttiva che, dice Casper, ha preso le mosse dall’esposto delle associazioni presentato a febbraio in cui si chiedeva di verificare le manovre speculative a danno dei consumatori, che ora attendono gli esiti dell’indagine e invitano i cittadini a conservare i biglietti dei traghetti poichè potrebbero esserci rimborsi. Nell’esposto delle associazioni non solo si segnalavano aumenti medi superiori al 60% o addirittura doppi rispetto al 2010, ma anche l’assenza di offerte promozionali: una situazione che, per Casper, danneggiava innanzitutto i cittadini dell’isola costretti a pagare di più per spostarsi. “L’avvio dell’indagine è stato deciso – ha fatto sapere l’Antitrust – alla luce delle numerose segnalazioni arrivate all’Autorità da privati cittadini, associazioni dei consumatori e dalle Regioni Sardegna e Liguria, che denunciavano significativi incrementi dei prezzi relativi al periodo estivo 2011. Le analisi preliminari condotte dagli uffici dell’Antitrust sulla dinamica dei prezzi delle compagnie private – prosegue la nota – confermano un incremento generalizzato dei prezzi praticati dagli operatori, incremento medio stimato nell’ordine del 90-110% rispetto ai prezzi dell’anno precedente”. L’istruttoria dovrà verificare “se l’aumento generalizzato e significativo dei prezzi dei servizi di trasporto marittimo sui collegamenti da/per Civitavecchia, Livorno e Genova a/da Olbia-Golfo Aranci e Porto Torres nel periodo estivo 2011 sia il risultato di un’intesa finalizzata ad evitare un corretto confronto concorrenziale su queste rotte”. “Sul caro traghetti – ha invece commentato Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici – bene l’avvio dell’istruttoria da parte dell’Antitrust nei confronti di varie società che operano sulle tratte da e verso la Sardegna atta verificare se i cittadini siano di fronte ad una ipotesi di cartello. Oltretutto gli aumenti, anche del 150%, non sono davvero ammissibili”. L’associazione ha poi invitato i cittadini a rivolgersi ai loro sportelli per richiedere i rimborsi.

Salvatore Carruezzo