Porto di Bari: l’Authority punta su opere strategiche

Il finanziamento di 55 milioni di euro per investimenti infrastrutturali nel porto di Bari, revocato dal governo, potrà essere recuperato con una riassegnazione di risorse per il 2012 e il 2013 realizzando opere strategiche per l’attività portuale pugliese. È quanto riferisce in una nota l’Autorità portuale del Levante, in risposta al deputato Pdl Simeone Di Cagno Abbrescia il quale, insieme a colleghi di partito, ha presentato una interrogazione urgente al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, sostenendo che la revoca del finanziamento è dovuta all’inerzia del commissario portuale, Francesco Mariani. Il finanziamento di 55 milioni, spiega l’Autorità portuale, era stato assegnato per ampliare l’area di banchine a ridosso del terzo e quarto braccio molo foraneo, in una zona del porto con alti fondali naturali, realizzando il terminal container che non si riusciva a realizzare su Marisabella. Lo studio di prefattibilità tecnica però avrebbe fatto emergere la necessità di opere provvisionali dai costi troppo elevati. “Il cambio di strategie sui tipi di traffici da privilegiare – è scritto nella nota – operato dal presidente Mariani (passeggeri e merci convenzionali rispetto ai container) e l’allargamento della circoscrizione dell’Autorità portuale, decisa nel novembre 2007, con l’inserimento dei porti di Barletta e Monopoli, portò a considerare non più strategica l’opera ed a valutare più opportuno programmare il riutilizzo di quei fondi per opere, come l’ampliamento del molo di Tramontana e i dragaggi nel porto di Barletta, per cui esistevano progettazioni in corso ma senza alcuna copertura finanziaria”. È stata quindi chiesta e ottenuta, a determinate condizioni al ministero una rimodulazione del programma. Le opere privilegiate, che potranno essere finanziate nei prossimi due anni, sono il prolungamento del molo di Tramontana nel porto di Barletta (17 milioni), il nuovo sporgente per le grandi navi da crociera nella darsena di ponente del porto di Bari (otto milioni) e la riqualificazione del molo Pizzoli dello stesso porto (30 milioni).

Salvatore Carruezzo