Gli Houthi lanciano una massiccia raffica di droni abbattuti dalle navi da guerra degli Stati Uniti e della coalizione

HMS Richmond ha schierato il suo sistema Sea Ceptor

(La HMS Richmond ha schierato il suo sistema Sea Ceptor per la prima volta in combattimento; foto courtesy by UK Defence)

Gli Houthi attaccano navi da guerra Usa nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden con 37 droni. ‘molti abbattuti’

Londra. Il Dipartimento della Difesa del Regno Unito ha informato, ieri, sabato 09.marzo, che i militanti Houthi dello Yemen hanno lanciato un massiccio fuoco di sbarramento contro navi da guerra americane e di altri paesi sia nel Mar Rosso sia nel Golfo di Aden.

Per il Dipartimento inglese si è trattato del più grande attacco singolo da quando hanno iniziato a prendere di mira le navi. Le forze di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Danimarca riferiscono di azioni che includono l’impiego di alcune delle armi più sofisticate nella regione del Mar Rosso.

Il portavoce degli Houthi Yahya Saree, parlando alla tv Al-Masirah, di proprietà degli Houthi, ha dichiarato di aver lanciato un totale di 37 droni verso il Mar Rosso e il Golfo di Aden, affermando di aver “raggiunto con successo i loro obiettivi”. Hanno anche rivendicato la responsabilità di aver preso di mira la Propel Fortune, una nave portarinfuse, registrata a Singapore e definita una ‘nave americana’.

Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha confermato l’escalation durante quest’ultima settimana che gli Houthi hanno sparato almeno cinque missili balistici anti-nave che hanno colpito sia la MSC Sky II e sia la True Confidence.

I rapporti iniziali dicevano che la fregata francese Alsace aveva abbattuto due droni, poi passati a quattro, mentre la fregata danese Iver Huitfeldt ha identificato droni che si avvicinavano all’area e alle navi circostanti, abbattendo quattro droni.

Il Dipartimento della Difesa del Regno Unito e il Ministro della Difesa Grant Shapps hanno riferito che la HMS Richmond del Regno Unito ha schierato il suo sistema missilistico Sea Ceptor per la prima volta in combattimento; il sofisticato sistema è stato artefice dell’abbattimento di due droni. La Richmond ha recentemente sostituito la HMS Diamond che è andata a Gibilterra per la manutenzione e il rifornimento. Il Regno Unito riferisce che la Diamond sta ora tornando nella regione del Mar Rosso per riunirsi alla missione.

Precedenti rapporti non confermati hanno anche ipotizzato che gli Houthi fossero coinvolti negli sforzi per accelerare la perdita della rinfusa danneggiata Rubymar. Ore prima che la nave affondasse lo scorso fine settimana, c’era un rapporto dei consulenti dell’Agenzia britannica per la sicurezza Ambrey secondo cui i militanti erano sulla nave e che alcuni erano stati probabilmente feriti in un’attività sconosciuta.

Intanto, gli Houthi minacciano l’Italia. Il responsabile delle comunicazioni, Nasr al-Din Amer, ha definito ieri ‘inaccettabile’ l’abbattimento di un loro drone, sabato scorso, nello Stretto di Bab al-Mandab, da parte del cacciatorpediniere Caio Duilio. “Il nostro obiettivo – ha detto Amer – sono le navi americane, britanniche e israeliane; difendere queste navi l’Italia si espone a rischi per la sicurezza della navigazione in futuro”.

Abele Carruezzo

Cacciatorpediniere Caio Duilio

(Cacciatorpediniere Caio Duilio della Marina Militare Italiana; foto M.M.)