Cold Ironing al via anche nel porto di Livorno

porto livorno

Fra poco più di due anni e mezzo anche presso le banchine di Livorno le navi potranno alimentare la propria sosta allacciandosi alla rete di fornitura elettrica.

Dopo aver bandito l’appalto da 20,4 milioni di euro per l’elettrificazione delle banchine dei porti di Piombino e Portoferraio, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha infatti pubblicato la relativa gara per la progettazione definitiva e la realizzazione delle relative opere di cold ironing nello scalo labronico.

L’intervento prevede la realizzazione di una sottostazione all’interno dell’area Enel ex -centrale Marzocco e due cabine di conversione a servizio rispettivamente dei traghetti e delle crociere, la prima da ubicare all’interno degli attuali silos e la seconda cabina da posizionare nell’area destinata al futuro terminal crociere in prossimità della Calata Alto Fondale.

Per la parte di impianti a servizio delle navi portacontainer è prevista la realizzazione di una cabina in prossimità del tratto terminale della SGC FI-PI-LI. La restante parte degli impianti è costituita da cavidotti e cavi tra sottostazione/cabine e cabine/prese di banchina, realizzati completamente interrati e non visibili.

Il bando vale 52,1 milioni di euro e beneficia dei finanziamenti a valere sul fondo complementare al Pnrr. Le offerte dovranno essere presentate entro il 17 Ottobre e dopo l’aggiudicazione e la consegna ci vorranno 75 giorni per la progettazione esecutiva e 607 giorni per l’esecuzione dei lavori, oltre all’impegno da parte dell’impresa realizzatrice alla manutenzione per quattro anni a decorrere dal collaudo.

“Siamo soddisfatti di portare in gara un appalto strategico per lo scalo portuale livornese” ha dichiarato il presidente dell’AdSP, Luciano Guerrieri. “Con la pubblicazione dei bandi a Livorno, Piombino e Portoferraio, facciamo un ulteriore passo in avanti nel percorso di pianificazione strategica imperniano sullo sviluppo sostenibile dei porti del Sistema” ha aggiunto. “Si apre dunque una fase, parallela a quella che molti armatori stanno percorrendo per attrezzare le proprie navi, in cui il porto si doterà di una infrastruttura che consentirà alle navi in sosta di spegnere i motori. Una volta realizzate le opere, riusciremo ad abbattere in modo significativo le emissioni inquinanti, riducendo anche l’inquinamento acustico”.